Brunello e Botturi nel post-Scozia: "Un Italia che gioca con il sorriso"
foto@Federugby
Quel giro d’onore che sembra non finire mai, con la gente appesa alle siepi per toccare i magnifici ragazzi in Azzurro, chiedere un autografo, farsi un selfie assieme con quelle facce sudate e graffiate ma felici sotto il tabellone luminoso che segna il 47 a 14 finale.
Capitan Botturi è il primo a parlare, onori e oneri del grado mentre i compagni festeggiano facendo volare in cielo il loro capo-allenatore sotto la tribuna ovest.
“Primo tempo difficile, di sicuro non andato come avremmo voluto, poi nel secondo il cambio di mentalità è stato evidente”, commenta lo skipper di Calvisano, raggiante malgrado il taglio profondo sopra la fronte che l’ha costretto a giocare con un turbante di nastro bianco.
“Dopo il riposo siamo rientrati in campo più elettrici, giocando il nostro rugby col sorriso, e poi anche contro la Scozia abbiamo confermato che questo gruppo non ha titolari e riserve, siamo tutti forti. Stasera si festeggia, poi da domani subito testa al Galles, e la mia anche se ha un bel taglio problemi zero, punti, fasciatura, casomai un bel caschetto e via”.
Orgogliosi dei suoi ragazzi anche Massimo Brunello, l’allenatore dei record per una Nazionale italiana Under 20: “Nel primo tempo la partita sembrava una di quelle che girano strane, qualche episodio tutto dalla parte della Scozia, loro bravi a non sbagliare nulla mentre noi non riuscivamo a leggere la difesa e a gestire con efficacia il nostro possesso. Però si sentiva che ci bastava solo la scintilla giusta, la squadra dava la sensazione di essere più forte dell’avversario e nel secondo tempo sono uscite fuori sia le individualità che il collettivo.
Ormai questo staff ne ha passate tante assieme, e affiatato e sa come gestire questo tipo di situazioni toccando le corde giuste dei ragazzi, cosa che è effettivamente successa durante la pausa. Nel secondo tempo oggettivamente non abbiamo rischiato niente, fisicamente li abbiamo messo sotto un’enorme pressione: costretti a giocare palla in mano sono andati in difficoltà, mentre da parte nostra tutte le scelte hanno funzionato, come ad esempio il 50-22 di Casilio che poi ha scaturito la terza meta.
Ora il Galles, match cui teniamo tantissimo per chiudere al meglio un Sei Nazioni per noi già più che positivo con la vittoria in Francia e la performance di Cork prima della vittoria di questa sera. Non sarà facile, a Cardiff saranno loro a voler fare la partita, ma noi ci siamo e sappiamo di potercela giocare alla pari”.
fonte@Federugby
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