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Zebre Rugby: l'Azzurro Mattia Bellini lancia la sfida agli inglesi


fonte@ZebreRugby

Saranno i Bristol Bears gli ultimi avversari delle Zebre prima della sosta di tre fine settimane in vista del Guinness Sei Nazioni 2020.

L’incontro con gli Inglesi, valevole per il 6° turno di Challenge Cup, sarà di scena sabato 18 gennaio allo Stadio Lanfranchi di Parma alle 15:00.

A margine della giornata di lavoro odierna l’ala della franchigia federale e della Nazionale Italiana Mattia Bellini ha presentato per i microfoni del sito web del club la sfida contro il club fondato nel 1888, vincitore della gara di andata disputata all’Ashton Gate Stadium nel match inaugurale di quest’edizione di coppa.

Cresciuto nelle file del Petrarca Padova, club della sua città natale, il 25enne è entrato in pianta stabile nello spogliatoio delle Zebre a partire dal 2016/17, dopo essere già sceso in campo in tre partite col XV allora allenato da coach Guidi in qualità di permit player.

Complessivamente sono invece 53 le presenze e 19 le mete totalizzate dal duttile trequarti con la franchigia con sede a Parma, a segno già in due occasioni quest’anno al netto delle cinque apparizioni stagionali con la maglia multicolor.

Già convocato nella Nazionale Seven e nell’Italia Emergenti, il n° 11 ha percorso tutta la trafila delle nazionali giovanili, debuttando infine con gli Azzurri a Parigi sotto il ct Jacques Brunel il 6 febbraio 2016 nel 1° turno del Sei Nazioni perso 23 a 21 contro la Francia.

Diventato un punto fisso della Nazionale maggiore, Bellini ha indossato la maglia della Nazionale in 22 occasioni (21 delle quali da titolare), condite di 10 mete segnate.

Lo scorso autunno l’ala padovana ha rappresentato i colori dell’Italia alla sua prima Coppa del Mondo ed è stata anche inserita nel gruppo dei 35 Azzurri scelti dal neo CT ad interim Franco Smith per il prossimo raduno della Nazionale in vista del Guinness Sei Nazioni 2020, a coronamento del suo alto e continuativo rendimento di gioco.

Com’è andato l’allenamento di oggi e come arriviamo alla sfida con i Bristol Bears? “Oggi abbiamo provato le ultime giocate offensive. E’ stato sicuramente un allenamento intenso, domani abbiamo l’allenamento di rifinitura e poi la partita con Bristol che cercheremo di portare a casa”.

Che partita sarà? “Speriamo una partita divertente in cui riusciremo ad esprimere il nostro gioco sia in attacco che in difesa”

Che Zebre dovremo aspettarci invece? “Agguerrite! E’ da un po' di tempo che non ci capita di portare a casa tre successi consecutivi, per cui spero che le Zebre sappiano essere mature, all’altezza della situazione e capaci di fare loro compito”

Su quali aspetti pensi sia soprattutto migliorato il gioco delle Zebre nelle ultime settimane che ci hanno visto raccogliere due storiche vittorie contro Cheetahs e Stade Francais, ma anche centrare il punto di bonus offensivo contro il Benetton Rugby al Monigo? “Io purtroppo sono stato infortunato, mi sono fatto male nella gara di andata contro Bristol e sono stato fuori per un po’, però in questo mese e mezzo che ho visto le Zebre da spettatore posso dire che siamo cresciuti nella concretezza e siamo riusciti a maturare. Persino le due sconfitte con il Benetton Rugby nei derby hanno segnato un punto di crescita del gruppo”.

A livello personale c’è invece un compagno di reparto con cui trovi più affinità a livello di gioco? “Nel gioco generale in attacco lavoro spesso con i mediani, quindi con Marcello Violi, Carlo Canna, Joshua Renton o Guglielmo Palazzani, mentre sono più a stretto contatto con i centri e con gli estremi”.

Quest’anno hai registrato 7 clean break e 280 metri percorsi in quattro gare stagionali in Guinness PRO14 e figuri tra i migliori giocatori nelle classifiche di rendimento del torneo. Qual è il tuo principale punto di forza offensivo? “Direi la corsa palla in mano: cercare di saltare sempre l’uomo, creare continuità nel gioco offensivo e nella trasmissione dell’ovale”.

Su quali aspetti pensi invece di poter migliorare dal punto di vista offensivo e difensivo? “Dal punto di vista offensivo lavoro per cercare di segnare ad ogni partita, dal punto difensivo cerco di essere sempre performante e perfetto”.

Un consiglio ai tanti giocatori che ti vedono come modello? “Crederci sempre, impegnarsi e dedicare tutto se stessi, se è il rugby ciò che vogliono fare nella vita”.

Lunedì scorso l’annuncio dei convocati in vista del Sei Nazioni 2020. Sei stato inserito assieme ad altri quindici compagni di squadra nel gruppo della Nazionale che il 1 febbraio debutterà a Cardiff contro il Galles. Che Sei Nazioni ti aspetti da quest’Italia a trazione Zebre? “Sicuramente sarà un Sei Nazioni di novità perché è cambiato l’allenatore, per cui ci aspettiamo da Franco Smith un nuovo modo di giocare. Spero innanzitutto di venir selezionato nel gruppo definitivo, di giocare, poi si vedrà. Il Sei Nazioni è sempre un torneo molto fisico e molto tosto, ma dà anche molte soddisfazioni personali”.

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