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Pro14 Final Series: punti chiave delle Semifinali


Un singolo ed isolato accadimento, la riuscita di un calcio pazzesco, ha fatto la differenza per la Red Army tra perdere per la prima volta ai quarti di Pro14 al Thomond Park e raggiungere la semifinale con un derby inter-provinciale.

Questo è il bello degli scontri ad eliminazione diretta.

Un calcio piazzato da metà campo di JJ Hanrahan ha regalato al Munster, e non al Benetton, l’accesso alla semifinale di Dublino contro Leinster.

Sempre nello stesso weekend, assisteremo all’ultima apparizione di Stuart Hogg per i Glasgow Warriors, club dove milita da nove anni, e di Rory Best per l’Ulster, prima che entrambi prendano strade diverse, rispettivamente una nuova franchigia e il ritiro dal rugby giocato.

Glasgow Warriors v Ulster

L’attacco di Glasgow contro la difesa di Ulster.

Questa è una partita molto dura da analizzare, di certo se Ulster vorrà vincere dovrà rallentare di parecchio il pericoloso e imprevedibile attacco scozzese.

Nonostante Leinster abbia segnato più mete di tutti nel torneo (95), le 83 marcate da Glasgow si rivelano essere altrettanto degne di nota.

Glasgow, infatti, vanta più breaks e difensori battuti nelle proprie statistiche rispetto a qualsiasi altro team del Pro14, mentre il successo in ruck è secondo solo a quello del Leinster.

Il lavoro di Ulster nel breakdown (al secondo posto nella classifica dei turnover dopo i Cardiff Blues) sarà dunque cruciale. Se dovessero riuscire a rallentare l’ovale di Glasgow, anche per poco, ciò permetterebbe alla linea arretrata irlandese di prendere il giusto slancio.

In realtà, Ulster ha già messo in atto questa tattica, ovvero ai quarti di finale in Champions Cup quando, grazie alla sua veloce difesa, ha causato seri problemi di organizzazione ai quattro-volte-campioni europei del Leinster.

Il risultato è stato così impressionante che persino Tolosa, in semifinale europea contro Leinster, ha cambiato il suo piano difensivo. Una tattica che comunque non è proprio la più semplice da applicare, ma Ulster ha già dato prova di esserne molto capace.

Fare pressione su Hasting

Se Ulster riuscirà a giocare di velocità, sfruttando i favori di Marcell Coetzee e Jordi Murphy, avrà la possibilità di intercettare e disturbare i passaggi di Hasting. Ai quarti di finale contro Connacht, Ulster si è fatto trovare impreparato più volte dai passaggi sensazionali dell’apertura Jack Carty per Matt Healy.

Hasting non avrà le stesse doti di distribuzione dell’ovale, ma il numero dieci dei Warriors sembra essere fatto con lo stesso stampino di Finn Russell. Tra le mura di casa dello Scotstoun, Hasting è una seria minaccia ed un playmaker molto dotato, il cui obiettivo sarà quello di eludere la terza linea dell’Ulster facendosi rincorrere su e giù per il campo.

Per mettere un freno all’attacco scozzese, Ulster deve quindi mettere sotto pressione Hasting.

Il fattore McFarland

Lo scorso aprile, Glasgow ha battuto Ulster riuscendo a disfare il gioco in rimessa laterale degli irlandesi e, soprattutto, vincendo la battaglia in mischia.

La mischia di Glasgow, tuttavia, non è stata infallibile quest’anno, quasi nessuno ha un success rate così basso su mischie di propria introduzione; al contrario, il giovane duo di Ulster formato da Eric O’Sullivan e Ross Kane ha ben figurato proprio in quell’aspetto.

In rimessa laterale, invece, toccherà alla coppia dei veterani Best e Rob Herring sistemare tutto ciò che è andato storto nell’ultima visita allo Scotstoun, così come ai quarti contro Connacht dove hanno perso 4 lanci delle proprie touche.

Glasgow potrà invece contare su tre opzioni diverse in rimessa laterale, tutte pericolose: Jonny Gray, Scott Cummings e Matt Ferguson.

Considerata l’esperienza scozzese, l’head coach dell’Ulster Dan McFarland dovrebbe conoscere a menadito i set pieces di Glasgow. Allora Ulster potrà affidarsi anche al suo tecnico affinché la pressione venga reindirizzata sugli avversari.

Leinster v Munster

La battaglia aerea

Dopo la sconfitta del Leinster per mano dei Saracens, Leo Cullen ha ammesso che i suoi uomini hanno avuto molta difficoltà a gestire con la fisicità degli avversari.

Un area del gioco, invece, in cui Leinster avrà sicuramente un vantaggio fisico nella partita di sabato sarà la rimessa laterale. I due metri e dieci di Devin Toner, insieme alle sue abilità, non sono mai state messe in discussione e il giocatore si dimostrerà, sin dai primi minuti di gioco, una sicurezza per Sean Cronin.

Munster ha concluso la propria stagione regolare con i risultati migliori in touche di tutto il torneo, perciò anche una seconda linea alta come Toner (19cm più alta di O’Mahony) avrà il suo bel da fare.

Munster ha perso due partite nel 2019. Per avere un’idea di come poter respingere l’Armata Rossa bisogna ripensare alla partita contro Saracens. In quell’occasione, gli inglesi erano talmente veloci con il pallone che né Tadhg Beirne e né O’Mahony hanno trovato l’opportunità per rallentarli e guadagnare qualche punizione.

Chris Cloete non era presente in campo quel giorno, ma se dovesse esserlo invece stavolta contro Leinster allora il Munster avrebbe a disposizione il trio di cacciatori adatto all'occasione.

Leinster non possiede la stessa capacità di successo nel breakdown come i Saracens, tuttavia gli irlandesi di Dublino non vanno mai a contatto senza un supporto. Questo significa che Jordan Larmour e Garry Ringrose dovranno contenere almeno un pò i propri istinti naturali, per migliorare le possibilità di successo del team.

Leinster ha vinto pochissimi turnover in questa stagione e, anche se dovesse rientrare Josh van der Flier, il loro approccio al breakdown difficilmente cambierebbe davanti l’attacco del Musnter.

Munster contro l’apprendista

Un anno fa Johnny Sexton e Joey Carbery erano una coppia perfetta ed inseparabile, sia a livello provinciale che internazionale. Era facile immaginare Carbery come il successore di Sexton al numero dieci di Leinster, ma la sua crescita repentina ha fatto sì che il trasferimento in un altro club fosse inevitabile.

Questo sabato potremmo aspettarci uno scontro diretto tra i due ex compagni di squadra, una vera battaglia tra maestro e apprendista.

Sono entrambi due giocatori incisivi e risoluti, ma in due modi completamente diversi. Sexton è il classico No.10, un quarterback con un’eccellente lettura di gioco che conosce l’esatta posizione di tutti sul campo in ogni momento.

Non è strano infatti pensare a come lui e Joe Schmidt lavorino così bene in ambito internazionale: Sexton è l’inestimabile extra coach in campo.

Carbery è diverso. Alla giovane età di 23 anni, è una seria minaccia in ogni punto del campo.

Perfetto sia a primo centro che ad estremo, così come all’apertura, Carbery dovrebbe dimostrare di essere la scintilla che è mancata a Munster nella partita contro Benetton.

Nella prima metà di gioco, nonostante Munster avesse il possesso nei 22 degli avversari per la maggior parte del tempo, questo non si è concretizzato in nessuna occasione.

Questo sabato, Carbery dovrà intervenire proprio in questo aspetto contro Leinster. Una partita dove non ci sarà quasi nessuna occasione in cui l'Armata Rossa si ritroverà con oltre 80% di possesso.

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