top of page

Billy Vunipola spinge i Saracens in finale di Champions Cup, Munster battuto 32-16

I Saracens si aggiudicano la loro terza finale di Champions Cup in quattro anni grazie ad una decisiva, ardua e brutale, vittoria contro Munster, sconfitto di nuovo in semifinale per la terza stagione consecutiva. Il man of the match Billy Vunipola, tra i fischi della Richo Arena, ha fatto in modo che fossero gli inglesi ad assicurarsi un posto alla finale di Newcastle segnando l’ultima meta della partita.

Dopo 72 minuti di dura battaglia, la meta di Vunipola zittisce i tifosi irlandesi sugli spalti e ne spezza i cuori. E’ solo in quell’istante che gli uomini della Red Army comprendono il sinistro destino che sta per dispiegarsi davanti ai loro occhi, l’infrangersi del loro tanto agognato sogno della finale europea, terminato ancora una volta in semifinale.

Tuttavia va riconosciuto grande merito agli irlandesi che hanno lottato duramente fino alla fine, costringendo i Saracens a scavare nel profondo delle loro riserve per trovare la giusta determinazione e caparbietà necessaria a battere un avversario così irriducibile.

Mentre Munster giocava i primi quaranta minuti con il sole in faccia, i campioni di Premiership prendono in mano le redini del match e, applicando tattiche diverse nelle due metà di gioco, preparano la strada per la vittoria.

Nel primo tempo, il numero nove inglese Ben Spencer calcia molti palloni alti: lo fa le prime quattro volte che tocca l’ovale, mettendo in difficoltà l’estremo Mike Haley che cerca di recuperare la palla in controluce mentre viene circondato dall’attacco inglese.

Ne risultano tre drops, il secondo che porta Owen Farrell a muovere per primo il punteggio sul 3-0, grazie ad un fallo in ruck di CJ Stander. La precisione dei calci di Spencer contrasta quelli di natura più frettolosa del suo rivale Conor Murray e rappresenta la massima espressione del controllo esercitato dai Saracens.

Prima che la gara avesse inizio, i Sarries sono stati costretti ad un cambio all’ultimo minuto: Sean Maitland si è infortunato ad una gamba durante il warm-up venendo così sostituito da David Strettle; il capitano, Brad Barritt, il quale durante i quarti contro Glasgow ha sofferto un grave infortunio al ginocchio, ha preso comunque parte alla gara disputandone 40 minuti. Ieri però non era il singolo a fare la differenza bensì era tutto l’insieme della macchina inglese che, nonostante gli imprevisti, ha funzionato perfettamente in sincrono, divorando Munster per poi sputarlo via.

I primi minuti della seconda frazione di gioco si rivelano completate diversi rispetto a quelli di inizio partita. Stavolta, i 22m coperti da Healy sono avvolti dall’ombra e allora i Saracens giocano palla in mano e organizzano un lungo multifase che gli fa guadagnare un metro o due ad ogni punto d’incontro e affatica gli avversari in un caldo pomeriggio dalle temperature fuori stagione.

Al 42’, un’incursione del pilone Titi Lamositele sul canale sinistro apre uno spazio ed incendia l’attacco inglese. Il Munster non riesce a ricostruire velocemente la linea difensiva ed il pilone irlandese John Ryan si ritrova davanti due potenziali ricevitori da placcare. Sbagliando permette a Michael Rhodes di correre libero oltre la linea bianca, portando i Saracens in vantaggio sul 19-9 e sulla corsia preferenziale per la finale.

Seppur non all’altezza di altre potenze europee come Saracens e Leinster, Munster combatte dando fondo a tutte le proprie risorse. Nella prima metà di gioco, gli irlandesi restano attaccati al risultato sul 9-9 grazie al piede di Tyler Bleyedaal e ad un calcio piazzato a lunga gettata di Murray, in risposta ai tre piazzati di Farrell.

Gli inglesi vanno all’intervallo in vantaggio grazie all’avanti volontario di Peter O’Mahony che si trasforma in altri tre punti per il piede di Farrell, nonostante il 12-9 non rifletta in pieno la superiorità inglese. Soltanto quando il gap si allunga di 16 punti al 53’ sul 25-9, grazie ai due piazzati di Farrell dopo la meta di Rhodes, la partita prende definitivamente una piega negativa per Munster.

La risposta irlandese non si fa attendere e arriva al 60’ dopo una mischia nei 22 inglesi. Murray è più reattivo di Spencer e si assicura l’ovale sparato fuori dalla mischia, mentre gli inglesi cercano di disporsi in difesa. Chris Farrell fa un lungo passaggio per Darren Sweetnam il quale batte Alex Goode e segna all’angolino. La folla sugli spalti, per tre quarti tutta irlandese, esplode in un boato sul 25-16. Una voce che però verrà spenta di li a poco quando Billy Vunipola (fischiato quasi tutte le volte che ha toccato l’ovale) a nove minuti dalla fine usa tutta la sua potenza da ball-carrier per spingersi oltre la linea bianca avversaria.

Infine, l’accanita resistenza di Munster viene così repressa dagli inglesi che raggiungono la loro terza finale europea in quattro stagioni. Una probabile finale di Champions Cup contro i campioni in carica del Leinster potrebbe essere davvero uno scontro tra pari.

Post recenti
bottom of page