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Pro14: Benetton sconfitto in casa e Ulster sale al secondo posto in Conference B

La seconda vittoria consecutiva fuori casa di questa stagione sposta gli uomini di Dan McFarland su in cima verso la seconda posizione in conference B con 25 punti, davanti ad Edimburgo e gli Scarlets, e solo a quattro punti di distanza dal Leinster.

Privato di almeno sei giocatori titolari, impegni con la nazionale, Ulster riesce comunque ad imporsi 10-15 al Monigo ieri sera a Treviso, grazie alle mete di Sean Reidy e Herring che hanno fatto la differenza nel secondo tempo in una partita minata di errori da entrambe le parti.

Nonostante la vittoria, nei primi quaranta minuti di gioco è stato monologo Benetton.

I Leoni di Treviso sono partiti giocando con rinnovato coraggio e orgoglio, gestendo il possesso e i territorio, sviluppando enormi volumi di gioco palla in mano, e segnando la prima marcatura pesante al 2’ con un carrettino sui 5 metri irlandesi timonato da Faiva.

Sul 7-0, i Leoni mantengono il possesso, destreggiandosi in brillanti azioni sospinte da Barbini ed il giovane Lamaro (alla sua seconda presenza da titolare in Pro14), e ben organizzate da un puntuale Hayward che innesca la possibile meta di Tavuyara che però viene tenuto alto.

Alla mezz’ora Herbst che non rotola via da un punto d’incontro concede una punizione banale agli irlandesi che accorciano subito le distanze 7-3 con il piazzato da 45m del 10 ospite Burns, fratello del più esperto Freddie, Bath Rugby.

Quasi alla chiusura del primo tempo c’è un’altra occasione che sfuma per i Leoni che si avvicinano alla linea di meta irlandese con Benvenuti, inizialmente tenuto alto da Hume e che poi perde il pallone in avanti.

La ripresa comincia malissimo per i padroni di casa quando il man of the match Sean Reidy va a marcare solo dopo tre minuti nel secondo tempo, grazie ad un decisivo break di Stuart McCloskey e un passaggio dal timing perfetto di David Shanahan. Nonostante la meta non sia stata trasformata da Burns, un fallo italiano nella mischia successiva consente all’apertura di calciare in profondità nei 22 avversari.

La touche irlandese funziona come un orologio e, mentre la difesa biancoverde riesce a fermare la prima ondata a pochi centimetri dalla linea, un riciclo veloce e il sidestep di McCloskey spingono il centro irlandese oltre la linea. Ma la verifica del TMO Stefano Penne decreta che il giocatore irlandese non ha il pieno controllo dell’ovale, cosi nulla di fatto per Ulster.

Al 54’ un cartellino giallo a Lamaro per aver fatto crollare il carrettino irlandese costa caro ai veneti. Il tallonatore Rob Herring schiaccia oltre la linea concretizzando l’ennesima maul pesante. Burns converte e regala ai suoi ben otto punti di vantaggio (15-7) che poco dopo diventano cinque con la punizione di Allan al 63’ per un fuorigioco della squadra di Belfast.

Se gli ultimi momenti di gioco sembravano volgere di nuovo in favore di Treviso, Ulster è riuscito benissimo a respingere i padroni di casa indietro verso la loro metà campo, agevolati anche dai loro molteplici errori di handling.

Questa era una vittoria necessaria.

Con questa partita si decidevano le ambizioni e le prospettive in ottica playoff: perdere contro una diretta avversaria della medesima conference è un duro colpo per il club veneto che adesso ha solo bisogno di risultati importanti contro chi li precede in classifica per riprendere consapevolezza dei propri mezzi e la corsa ai playoff.

“Abbiamo giocato un primo tempo con 80% di possesso e territorio” dice Ezio Galon nel post match. “Sapevamo che dopo averli dominati nel primo tempo e aver chiuso sul 7-3, l’inizio del secondo tempo sarebbe stato decisivo. Ed è li che siamo stati dominati”.

“Adesso serve stare con i piedi per terra e continuare a lavorare. Dobbiamo cominciare a vincere qualche partita in trasferta per poter tornare in corsa. L’unica via è il rigore individuale nel lavoro e nell’attenzione ai dettagli”.

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