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NZ: Lima Sopoaga firma per i Wasps

L' uscita di Sopoaga, dopo la prossima e imminente stagione di Super Rugby con gli Highlanders, la squadra con la quale ha conquistato il titolo nel 2015, dimostra come la tentazione di vestire la maglia nera, e aspettare mentre intorno si formano un'infinità di nuovi talenti, non è più abbastanza. Ecco allora che comincia a delinearsi sempre più una nuova norma, un nuovo mindset che coinvolge molti atleti professionisti al giorno d’oggi. Il mediano d'apertura di Wellington ha giocato ben 12 partite per gli All Blacks, figurando come titolare 2 volte, e questi non mettono da parte ciò su cui hanno investito così facilmente. Si aspettano di norma che il giocatore cresca ulteriormente fino a soddisfare tutti i requisiti e gli obiettivi posti dal team e dallo staff. Ma con la figlia piccola Milla, e i prodigiosi playmaker Damian McKenzie dei Chiefs e Richie Mo'unga dei Crusaders che spingono per conquistarsi la black jersey, Sopoaga preferisce continuare all'estero la sua carriera da professionista, preferendo il club inglese Wasps al quale si legherà per ben due anni. Potrebbe pur tornare dall'Inghilterra una volta terminato il contratto, ma la storia insegna che due anni e mezzo circa passati all'estero non accentueranno tanto le sue doti e abilità e nel frattempo l'ambiente di casa sarà già affollato di nuovi giovani talenti, alla carica per riempire quel buco che il mediano lascerà. Il 26enne neozelandese non è solo in questa scelta. Recentemente altri come lui hanno preferito spostarsi in Europa: Charles Piutau (Ulster), Aaron Cruden (Montpellier), Charlie Faumuina(Tolosa), Victor Vito (La Rochelle) e Tawera Kerr-Barlow(La Rochelle). Molti di loro si sono stancati di riscaldare la panchina All Blacks, aspettando la loro occasione, vivendo all’ombra di qualcun altro o temendo che all’improvviso un infortunio possa cambiare la sorte della loro carriera o la loro vita familiare. Giocare a rugby da professionisti sembra essere diventato come le quotazioni in borsa. Probabilmente non parteciperà alla prossima World Cup e forse perderà anche l’occasione di far parte della prima squadra neozelandese che potrebbe vincere per la terza volta consecutiva la Webb Ellis. Lasciando la Nuova Zelanda, Sopoaga rifiuta questa possibilità, preferisce salvaguardare se stesso, la sua carriera e la sua famiglia, preferisce avere più possibilità di scendere in campo come titolare, piuttosto che attendere qualche momento di gloria e vivere sapendo di essere la seconda scelta dopo Beauden Barrett. Gli All Blacks non sono certo felici della sua partenza. Dopo aver investito nel mediano di Wellington per oltre tre anni adesso devono ricominciare con i giovani McKenzie e Mo’unga, entrambi privi dell’esperienza di Sopoaga. Per Lima il primo esordio in maglia nera é stato all’Ellis Park nel 2015, in un test match contro il SudAfrica a Johannesburg, vinto 27-20 con 12 punti personali. Ma la sua performance pare non aver convinto abbastanza da permettergli di sorpassare il compagno Colin Slade per l’ultima World Cup. Il modo in cui gli All Blacks scelgono i giocatori é quello di assicurarsi i migliori in circolazione al momento, e tra due che per caratteristiche si assomigliano verrà scelto sempre quello che resta nel territorio natio. Perciò da adesso la strada per la maglia nera si fa più ampia e meno tortuosa per i giovani talenti Mo’unga e McKenzie, che avranno sicuramente ottime possibilità di mettersi in mostra durante la prossima stagione di Super Rugby.

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